La vecchia questione della retribuzione di chi si occupa dello sviluppo dei videogame, ha sempre destato molta curiosità. La credenza comune, a tal proposito, vede programmatori malpagati e software house che vivono di espedienti prima (e magari anche dopo) aver sfornato un videogame.

Ci pensa un sondaggio di Game Developer magazine, nota rivista sull’industria videoludica, a dissipare la nebbia sulla faccenda. I risultati, ne siamo certi, sorprenderanno anche voi…

Bando alle ciance e snoccioliamo subito i numeri (che sono i compensi annuali che hanno reso noto gli intervistati):

Programmatori: $85,024
Artisti: $69,532
Game Designer: $67,379
Produttori: $82,905
Controllo della qualità: $39,571
Audio: $78,167
Business & Marketing: $102,143

Dopo i pubblicitari, i programmatori risultano la categoria meglio retribuita. Chi l’avrebbe mai detto?

Abbiamo più volte ricordato che l’industria dell’intrattenimento elettronico è l’unica che non ha accusato i colpi della crisi economica mondiale. E anche quest’ultima ricerca conferma il fenomeno, visto che sostiene che le retribuzioni di chi lavora nel campo dei videogiochi (in America) sono aumentate, dal 2007, del 7%.

E’ pur vero che molte delle categorie in esame hanno dichiarato che occorrono anni di lavoro prima di raggiungere simili cifre. Addirittura i programmatori parlano di sei anni.

Ma qualcosa ci dice che, dopo questi dati, sarà difficile scoraggiare chi intende cimentarsi nello sviluppo dei videogiochi. Per carità, i numeri, per una volta, sono molto invitanti. E poi chi più di noi appassionati può amare i videogiochi tanto da desiderare di crearne uno? Ma la strada resta comunque, ancora oggi, impervia e difficile, specie per noi italiani. Inoltre un’ultima piccola considerazione deve essere tenuta in conto: i numeri riportati sono medie matematiche.

Per la statistica, dice sempre un mio caro amico, se una persona mangia un pollo e un’altra la sta a guardare, entrambi hanno mangiato mezzo pennuto.

Vi ho dissuaso? No? Lo sapevo…