
E’ follia iniziare un nuovo capitolo proponendo qualcosa di “antico”? Dipende; se si tratta di una vistosa toppa, di un riempitivo inutile e quindi di un malcelato insulto ai nostri lettori allora sì: la scelta è imperdonabile. E’ però un fatto che nel passaggio dalla versione più antica del sito (si parla del 2006-2008) a quella nuova qualcosa si è perso: gli articoli -non molti- che erano stati pubblicati in quegli anni.
Cause varie hanno inficiato l’aggiornamento periodico di Games Wisdom nei mesi passati, ma ora che le acque sono più serene è possibile dare il via ad una nuova fase. E per farlo, prima di passare alla stesura dei nuovi articoli (tra i quali -novità!- faranno capolino le recensioni dei videogiochi) intendo proporvi le versioni rivedute e corrette degli elaborati “persi” di quegli anni (si trattavano gli argomenti più disparati, dalle tematiche dei videogiochi alle nuove strategie delle case di produzione).
In questa occasione sarà analizzato in profondità l’universo culturale generato da uno dei survival horror più riusciti di sempre: Silent Hill 2 (2001). La corposa indagine si estenderà così non solo a ciò che il particolare capitolo rappresenta, ma all’intero substrato che anima da anni una delle saghe orrorifiche più disturbanti. Per lo scopo è utilissimo il confronto con la serie rivale per eccellenza: Resident Evil, il quarto episodio in particolare.
Buona lettura (e attenzione ai leggeri spoiler presenti verso la fine del post).
(continua…)