Perché Sony non ha replicato il successo della PS2? Risponde Phil Harrison

Scritto da KaranSjet | Dichiarazioni,Mercato,Nintendo GameCube,PlayStation 2,PlayStation 3,Sony,Xbox | mercoledì 24 novembre 2010 23:58

Stupisce ancora il successo universale ottenuto dalla PlayStation 2, apparsa nell’Unione Europea il 24 novembre del 2000: dieci anni fa esatti. Nulla poté la compianta Dreamcast (e più tardi GameCube e Xbox): ad oggi si contano 147,6 milioni di unità vendute. Un numero enorme, soprattutto se rapportato alla realtà videoludica degli anni Zero, non affermata quanto quella attuale.

Dopo una tale standing ovation tutti si aspettavano scintille dall’avvento della potente PlayStation 3. Ma questa volta, nella settima generazione, è stata Nintendo a escogitare un geniale mix tra innovazione e trovata commerciale: sebbene costituito da un hardware poco performante, il Wii ha incarnato l’intimo desiderio di ogni giocatore di “vivere” letteralmente il videogame. E il mercato l’ha premiato, anche per via del suo basso costo.
Mentre la PlayStation 3, una volta arrivata, era già troppo in ritardo. E a causa dell’elaborato hardware, il suo prezzo (vero biglietto da visita di una console) era esorbitante sia in termini assoluti, sia in termini relativi: il confronto con Wii fu disastroso.

Una lunga e approfondita disamina, condotta da Eurogamer, tenta di individuare le cause delle “défaillance” della PS3. Tra gli altri è stato intervistato Phil Harrison, ex capo di Sony Worldwide Studio, figura chiave nel lancio dell’ultima macchina.

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I videogame horror più bistrattati della storia

Scritto da KaranSjet | Games Wisdom,Nintendo GameCube,Personal Computer,PlayStation,PlayStation 2,Survival Horror,Xbox | lunedì 1 novembre 2010 00:40

E così anche questo Halloween è giunto al termine… Una festa non proprio italiana, ma mutuata dai nostri colleghi anglosassoni ed entrata ormai nell’immaginario nostrano.
Comunque la si guardi, ho sempre trovato la celebrazione un azzeccato e spiritoso tributo all’orrore in senso lato. Questo non significa che la sera il 31 ottobre bisogna prepararsi ad essere fatti a pezzi da serial killer improvvisati: semplicemente la festa delle zucche ricorda che streghe, fantasmi e mostri sono una rappresentazione innocente di qualcosa di orripilante, sepolto (per fortuna) nella stragrande maggioranza degli esseri umani.

E’ anche un’ottima occasione per rimembrare quei survival horror bellini, ma snobbati dal grande pubblico: la conseguenza è che, chi più chi meno, è finito nell’oblio del passato.
Chissà che non troviate qualche perla che, anche adesso, vi sta a cuore.

(Foto estratta da Games Abyss)

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