E vai con la nuova veste grafica…

 

Complice il clima afoso di questi giorni, è il caso di dire che era ora di una bella rinfrescata.

Come avrete notato la veste grafica di Games Wisdom è stata rivista, virando su un tema che fa del bianco la tonalità prediletta (e non solo per evitare che il sole estivo ci arda vivi).

Augurandomi che sia di gradimento il nuovo cambio di stile, prometto aggiornamenti a breve, mirabolanti ed entusiasmanti a dir poco. Almeno per me. E spero anche per voi.

Felice anno nuovo!

Altro che anno, qui si apre ufficialmente una nuova decade…
Come sarà ricordato il 2010, videoludicamente parlando?

Sicuramente come un ulteriore passo in avanti verso l’abbandono di un antico modo di concepire l’intrattenimento elettronico: l’idea di videogioco come piacere privato per pochi nerd è appassita, in favore dei bisogni delle industrie del settore (lucrare).
Si tratta di una metamorfosi che ha avuto conseguenze negative e positive. Il bilancio spetta a noi videogiocatori stilarlo.

Auguri di un felice 2011!

Auguri di buon Natale!

Simpatica l’immagine, eh? Pac-Man e un albero natalizio potrebbero sembrare leggermente in antitesi, eppure l’inventiva umana -per fortuna- non conosce limiti.
Ho scovato questo simpatico esperimento nei meandri del portale GeekAlerts.

Auguri a tutti i videogiocatori, che questo Natale possa portare tanta felicità a ciascuno di voi.

P.S. Possedete già la felicità? Beh, questo non è un mio problema…

Nolan e il videogame di Inception: prevedibile fusione concettuale

Cinema e videogame sono due mondi per certi aspetti distanti, per altri molto simili. Entrambi sono scaturiti dallo sviluppo, più o meno marcato, dell’elettronica: un punto di contatto non secondario.

Da poco è stato reso noto che Christopher Nolan, l’acclamato regista di Memento e Il Cavaliere Oscuro, è al lavoro sulla realizzazione del videogame della sua ultima pellicola: Inception.
Notizia apparentemente bizzarra: primo perché stupisce l’interesse dell’autore verso il medium videoludico, secondo perché trarre un gioco da un film così particolare, appare una missione difficile.

Ma a pensarci bene, l’annuncio non dovrebbe sorprendere affatto…

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La cinematografizzazione secondo Left 4 Dead

La cinematografizzazione di un videogame è da sempre vista come una conquista mirabile, da raggiungere ricorrendo ad un massiccio uso della tecnologia.
Bene, Left 4 Dead insegna che questa non è l’unica via percorribile. E lo suggerisce, paradossalmente, l’unica sequenza FMV del gioco: quella introduttiva.

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Radiogame: imperdibile omaggio italiano alla musica videoludica

Mario Morandi, redattore di Retrogamer.it, nel 2007 ha dato il via ad un divertentissimo programma incentrato sulla musica videoludica: Radiogame.
Nel corso delle puntate, condotte come se si trattasse di una trasmissione radiofonica, sono ripresi per l’occasione numerosi brani dei videogiochi più variegati: non esistono limiti né di genere, né di tempo.

Due settimane fa è stato pubblicato il secondo episodio della nuova edizione del progetto: si spazia da Resident Evil a Super Mario Galaxy, da Broken Sword a Beyond Good and Evil.
Qui
potete trovare tutti gli episodi, mentre la pagina ufficiale su Facebook è raggiungibile da qui.

Buon ascolto!

Recensione di Sonic the Hedgehog 4: Episodio 1

Le struggenti difficoltà che Sega ha affrontato a partire dal Saturn in poi, hanno finito per segnare fatalmente anche la sorte dei videogame di Sonic.
D’altra parte è solo possibile immaginare il dissolvimento, causato dalle vicissitudini economiche, di tutte le preziosissime intelligenze che animavano la società (espresse nella loro piena magnificenza con il Dreamcast).
Proprio con Sonic Adventure, Sonic Team dimostrò che non era affatto impossibile tradurre in 3D, con successo, l’ipercinesi bidimensionale dei videogame più antichi: il vergognoso abisso segnato dal “remake” Sonic the Hedgehog (2006) è ugualmente avvenuto.

L’annuncio di Sonic the Hedgehog 4 ha così riacceso le speranze di chi attendeva il riscatto della storica mascotte dell’ex colosso. Comprensibilissimo desiderio, ma che purtroppo, almeno per il momento, in parte resterà tale.
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Bob Thornton incolpa i videogiochi della mediocrità dei nuovi film

Che negli ultimi tempi si assista ad attenzioni eccessive a seguiti, prequel, remake (anche di film usciti tre anni fa), è lapalissiano: il pattume che ne deriva anche.
Pecunia non olet, e in tempi in cui sembra che l’immaginazione umana sia scomparsa (in effetti lo è la volontà delle major cinematografiche di farvi affidamento), si fa di tutto pur di rastrellare qualche comodo dollaro.

Rintracciare le responsabilità dell’empasse che vive attualmente il mondo del cinema dovrebbe risultare facile: l’ingordigia di Hollywood.
Ma l’attore Billy Bob Thornton la pensa decisamente in altro modo. Per lui la causa principale della deludente qualità delle ultime pellicole sono i videogiochi. Della “video game-playing generation”, come l’ha definita nell’intervista rilasciata al The Daily Telegraph.

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Tim Schafer: scarsi ricavi allontanano i developer dal PC

Giusto lunedì parlavamo della difficile realtà che affrontano alcuni editori attivi nel settore PC dell’intrattenimento elettronico.

Per una piacevole coincidenza, il geniale Tim Schafer ha chiarito perché, negli ultimi tempi, si assiste sempre più ad un certo distacco delle software dal mercato dei computer.

Come era facile immaginare, c’entrano in primis i soldi: ma non sono gli sviluppatori a manifestare tale disagio, bensì i produttori.

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