Che negli ultimi tempi si assista ad attenzioni eccessive a seguiti, prequel, remake (anche di film usciti tre anni fa), è lapalissiano: il pattume che ne deriva anche.
Pecunia non olet, e in tempi in cui sembra che l’immaginazione umana sia scomparsa (in effetti lo è la volontà delle major cinematografiche di farvi affidamento), si fa di tutto pur di rastrellare qualche comodo dollaro.
Rintracciare le responsabilità dell’empasse che vive attualmente il mondo del cinema dovrebbe risultare facile: l’ingordigia di Hollywood.
Ma l’attore Billy Bob Thornton la pensa decisamente in altro modo. Per lui la causa principale della deludente qualità delle ultime pellicole sono i videogiochi. Della “video game-playing generation”, come l’ha definita nell’intervista rilasciata al The Daily Telegraph.