Quello di Psychonauts (2005) è uno dei casi più emblematici delle tristi conseguenze causate da una visione scellerata dell’intrattenimento elettronico. Tipica, a onor del vero, dei nostri tempi.
Spassosissimo e intelligente platform game, il titolo, creato dal poliedrico Tim Schafer – il genietto dietro sciocchezzuole come Full Throttle, Grim Fandango e Brütal Legend, non incontrò il meritato successo di pubblico, pur avendo debuttato su PC, Xbox e PlayStation 2.
Il perché apparve chiaro già allora: il videogame era fondato su antichi e sani canoni, ovviamente lontani dai gusti pacchiani che molte software house moderne -spinte probabilmente dai producer- propinano al popolo dei videogiocatori.
Ciononostante il buon Schafer, per nostra fortuna, ancora non demorde: si è detto addirittura disponibile a sviluppare il seguito per PlayStation Network…